ESA-b: l'elemento di salvaguardia dell'apis

Il progetto ESA-b è la rete di rifugi destinati all'ospitalità degli sciami liberi di apis mellifera (come spiegato in questo articolo ).

Ai problemi di deforestazione, consumo del territorio, utilizzo massivo di prodotto chimici, abbandono di aree marginali, tecniche apistiche spinte, negli ultimi 50 anni si è aggiunta la sparizione degli habitat naturali per la nidificazione, alla forte pressione che sta subendo l'ape da miele da parte dell'uomo.  Si è anche arrivati ad affermare che l'apis mellifera non fosse più presente allo stato brado, essendo spariti quasi del tutto gli alberi cavi (cariati o malati) nei quali, per secoli, le api hanno trovato riparo. Anche negli ambienti rurali, lo spospolamento a favore delle grandi città, ha portato l'uomo ad abbandonare quei costrutti che, rovinando, tolgono ulteriori possibilità alle api, di crearsi un riparo.

Forte di questi dati, Apiantide ha realizzato, grazie ai propri soci, l'Esa-b: l'elemento di rifugio studiato per ospitare famiglie di apis mellifera in fase di sciamatura naturale. Nulla che già non si conoscesse: i ripari artificiali per scoiattoli, pipistrelli, uccelli e api solitarie, sono ormai consuetudine anche in Italia, e ancor più nei paesi del centro-nord Europa.

Stiamo contattando i nostri Soci, in Italia e all'estero, per trovare le prime Sentinelle Apistiche alle quali affidare la custodia e l'osservazione dei primi ESA-b. Crediamo che la condivisione tra persone attive nella salvaguardia del proprio ambiente naturale, e quindi anche degli impollinatori, sia la chiave del successo di ESA-b. Enti del territorio come Comuni e Pro Loco, gruppi organizzati come Circoli e Associaioni, sono gli ambiti preferenziali verso i quali orientiamo l'avvio delle installazioni. Tanto più questi rifugi saranno percepiti come "bene comune" tanto più facile sarà sviluppare la rete capillare di supporto all'apis mellifera. Non occorrono grandi conoscenze o attrezzature per essere Sentinella Apistica, ma motivazione e volontà di passare all'azione nella difesa degli impollinatori. Il rewilding dell'ape da miele è l'unica pratica apistica rivolta alla salvaguardia di questo insetto che, per sua stessa natura, è tra i più resilienti. Provvedere all'installazione di rifugi dove l'ape può tornare alla piena e totale autonomia dall'uomo, garantisce il ristabilirsi di colonie autoctone con un patrimonio genetico di vera espressione del territorio di origine. La tutela della api da miele autoctone e "selvatiche" è, come confermano gli studiosi, l'unico modo per garantire un futuro migliore all'apis mellifera, mai domesticata ma fortemente compromessa dall'apicoltura spinta e ipergestita degli ultimi decenni. Scacciata dagli ambiti rurali, invasi da pesticidi e insetticidi per l'agricoltura delle monocolture, l'apis mellifera ha trovato riparo negli ambienti urbani e periurbani, per lo più in allevamenti razionali: offrire rifugi non gestiti invece, ci sembra un dovere imprescindibile che realizziamo proprio con gli ESA-b.

Partecipa al progetto ESA-b


Diventa Sentinella Apistica come custode di un ESA-b con il progetto di scienza partecipata di Apiantide, per il reinserimento in natura dell'apis mellifera. Oppure richiedi un'installazione diventando capofila della raccolta fondi dedicata: attivati adesso.

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Chi richiede l'ESA-b


Comuni, pro-loco, associazioni, enti di ricerca o semplici cittadini: anche tu puoi ospitare un ESA-b. Il rifugio può essere installato anche in ambiente urbano o periurbano.

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La Citizen Science di ESA-b


ESA-b è una operazione di scienza partecipata rivolta a tutto il Paese. Consulta la scheda dell'ESA-b più vicino a te, guarda la mappa di tutte le installazioni per il rewilding dell'ape da miele.

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La guida completa all'ESA-b


Tutti i dettagli tecnici, le procedure, le domande e le risposte sull'Elemento di Salvaguardia dell'Ape. Scarica gratuitamente il manuale in formato PDF.

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