Il primo Luglio 2021 Apiantide compie un anno. In questa data, nel 2020, venne redatto l'atto costitutivo dell'Associazione: ci trovavamo nel pieno della pandemia. Mille problemi, per tutti. La nostra fondazione è stata molto tribolata ma, alla fine, eccoci qua, con un anno di storia con cui confrontarci.
Partiamo dal... futuro. Il 3 e 4 Luglio 2021, abbiamo deciso di festeggiare in centro a Varese: in corso Matteotti, in zona pedonale, allestiremo lo stand dell'Associazione, per due giornate di incontro con tutta la cittadinanza. Ci diamo appuntamento per distribuire un sacco di regali. Abbiamo pronte decine di piante di interesse apistico: facelia, trifoglio, evodia (l'albero del miele) pronte per raggiungere i giardini e i balconi della Città Giardino. Regaleremo anche decine di trappole per la vespa velutina, un vero pericolo (leggi qui) assieme alle bug-house (le case per le api solitarie) costruite dai nostri soci. Non mancheranno anche i semi e le "bombe di semi" per le azioni di flower bombing. Due giornate in cui non smetteremo mai di raccontare della nostra attività associativa, in salvaguardia delle api e degli altri impollinatori. Insomma faremo festa con chiunque vorrà sostenere Apiantide: saremo attrezzati anche per nuove iscrizioni di soci e donazioni.
Le api di Apiantide
Dalla fine di Marzo 2021, nel campo laboratorio allestito a Cuasso al Monte (Va), Apiantide ha le sue api: le abbiamo acquistate da uno dei produttori apistici più rinomati (non a caso è presidente dell'associazione di categoria varesina), a pochi chilometri dalla loro attuale postazione, provvista di arnie topbar.

La primavera piovosa e fredda non ha aiutato ne noi ne buona parte degli apicoltori di quasi tutta Italia. In tutto il settentrione le condizioni meteo hanno impedito la fioritura dell'acacia e, alle api, di alimentarsi regolarmente per quasi un mese. Questo ha portato tutti gli operatori del settore a rifornire le proprie arnie con lo sciroppo di zucchero: tutti tranne Apiantide. Quella di non fornire alimentazione artificiale alle nostre ospiti è una scelta che molti ci contestano ma siamo fermi sulla nostra decisione, che ci ha già portato degli ottimi dati da analizzare.
Le famiglie che non hanno superato questo periodo di cattivo tempo, sono state quelle più numerose e ben pasciute. Le famiglie meno numerose e all'apparenza più deboli, sono invece sopravvissute. Nelle casette con grandi numeri di api, le scorte sono state azzerate in pochi giorni e il grosso glomere ha consumato il cibo disponibile molto in fretta, rimettendoci la vita. Nelle famiglie più ristrette, invece, le operaie hanno cominciato a cannibalizzare le larve, come farebbero in natura, in momenti di clima avverso come quello che vi stiamo raccontando. Hanno mangiato molta covata, quando il miele è venuto a mancare, ma sono riuscite a scamparla. Oggi stanno in piena forma, anche se hanno mantenuto un comportamento che predilige la creazione di covata all'accumulo di scorte: questo a noi non può che fare piacere.
Apiantide, non commercializzando miele, non è propensa a fornire zucchero alle proprie arnie: le api sono da sempre in grado di elaborare piani di azione per fronteggiare i momenti di crisi, e noi vogliamo fidarci di loro. Fornire zucchero è invece obbligatorio per chi, avendo investito capitale, deve far tornare i conti con la produzione e la vendita del miele.
L'alimentazione artificiale, come mostrato da diversi studi, crea effetti subletali e sintomi come la diarrea, oltre che l'abitudine di approvvigionarsi di cibo senza neanche volare: tutti aspetti sconosciuti alle api in natura.
Aver deciso di allevare api con metodi meno invasivi ha i suoi costi: abbiamo perso molte delle nostre api ma il rischio lo abbiamo corso sapendo che sarebbe potuto accadere. La colonia si sta sviluppando ma l'invito è quello di sostenere il nostro progetto anche con una piccola donazione: ogni euro ci aiuta a continuare lo studio per la salvaguardia delle api e degli impollinatori.
Il campo laboratorio di Apiantide
Sono oltre tremila metri quadrati, nel verde della Valceresio, a fare da campo laboratorio della nostra associazione. Grazie alla generosità di un nostro Socio, abbiamo avviato la piantumazione di numerosi alberi del miele (evodia) che sosterranno le nostre ospiti nei periodi di scarsa fioritura, con un nettare dalle note proprietà preziose, conosciute dalla medicina giapponese e cinese che le utilizzano da secoli. Trovano spazio anche numerose piante di menta, lavanda, taggete, timo, ruta e alcune balze di terreno sono state piantumate a facelia e trifoglio. Non mancano la camomilla, il trifoglio e il tarassaco. E molte altre stanno arrivando anche, e soprattutto, grazie alla generosità di chi decide di sostenerci nella nostra attività.
Nel terreno è presente anche una fonte d'acqua naturale che le nostre api sembrano gradire molto. Stiamo pensando di realizzare un piccolo stagno dove coltivare anche piante acquatiche, delle varietà gradite agli impollinatori.

I soci di Apiantide
Il vero cuore di Apiantide pulsa forte e cresce, con calma, ma prosegue la sua espanzione. I Cittadini di Apiantide sono presenti in 7 diverse regioni del Paese (Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio, Sicilia e Sardegna) e, rispetto allo scorso anno oggi, mentre vi scrivo, il numero degli associati è aumentato del 25%. Progresso discreto, ma siamo anche solo a metà dell'anno: restiamo ottimisti, dopotutto, quelli appena passati, sono stati i mesi con la socialità peggiore che io riesca a ricordare. Da ora può solo andare meglio. Apiantide cerca nuovi soci per decidere e sostenere i prossimi importanti passi che stiamo per compiere.
La comunicazione di Apiantide
Il tema al centro della nostra attività, la salvaguardia delle api e degli impollinatori, è di grande attualità e sempre più persone se ne stanno interessando: era ora. Forti di questo sentimento diffuso e della buona accoglienza che ci hanno riservato gli organi di stampa locale e nazionale (rassegna stampa), siamo riusciti a realizzare ottimi contatti e testare la buona riuscita degli incontri con il pubblico. Sempre a causa del pessimo momento sanitario passato (non citerò quella parola), le occasioni si sono dovute quasi inventare, ma questo ci conforta: il futuro ci vedrà molto più attivi. Che stiamo lavorando nella giusta direzione ce lo ha confermato anche l'interesse dimostrato da Radio Deejay: l'emittente nazionale ci ha infatti donato la messa in onda del nostro spot, a sua volta dono di un caro sostenitore di Apiantide. Ne approfitto per ringraziare Roger e Luca: siete parte del nostro crescere, grazie. Non potendo, per legge, spendere i nostri fondi per farci promozione, solo una combinazione di donazioni così particolari ci ha permesso di far sentire e conoscere il nome e l'attività di Apiantide in tutto il Paese: grazie ancora ragazzi.
La comunicazione è il tassello fondamentale di ogni idea. Un concetto che abbiamo fatto nostro anche attraverso lo sviluppo del nuovo sito web: mobile-friendly e completamente ridisegnato rispetto a quello di esordio. Ancora ci stiamo lavorando ma siamo per lo più soddisfatti: è completamente navigabile con un cellulare e anche le donazioni e le iscrizioni sono più facili con i dispositivi portatili. Rappresenta il punto visibile a tutti della nostra associazione e gode di un numero di visite di tutto rispetto. Funziona e soprattutto è stato realizzzato con pagamento... "appena possibile": devo ringraziare il socio web-designer che mi ha chiesto di rimanere innominato, grazie davvero. A pensarci può sembrare strano ma, un network radio, dei quotidiani e un sito web, sono ottimi strumenti per attivarsi nella difesa degli impollinatori: ne ho le prove.
La radio di Apiantide
Cercavamo un mezzo per raggiungere i nostri Soci con gli aggiornamenti sulle nostre attività e per fornire loro strumenti per la salvaguardia degli impollinatori: l'idea di spedire centinaia di bollettini o notiziari, attraverso un corriere o le Poste, ci è subito parsa una soluzione poco ecologica, anche se facilmente percorribile. Troppa carta e troppa logistica inquinante per rientrare nelle nostre corde: ci voleva un'altra soluzione e alla fine l'abbiamo trovata. L'abbiamo chiamata Radio Api24: la prima radio dedicata al mondo delle api e degli altri insetti impollinatori.
Con Radio Api24 riusciamo a raggiungere i nostri soci e il grande pubblico in maniera istantanea ed ecologica. I programmi ufficiali esordiranno il prossimo giovedi, 1 di luglio.
La radio streaming ci permette di distribuire la grande mole di informazione che veicolavamo solo con il sito, attraverso una modalità di più facile accesso e con una diffusione ampia e in tempo reale. Grazie alle professionalità presenti tra i nostri iscritti, siamo riusciti a realizzare un'emittente in poco più di un mese. Le prove tecniche sono quasi terminate e arriviamo all'esordio con oltre 1000 contatti stabiliti e con un palinsesto che si arrichisce di giorno in giorno.

Da Luglio sarà possibile ascoltare rubriche gestite da apicoltori che abbracciano il pensiero di Apiantide, ma anche di persone del mondo dell'informazione, a vario titolo coinvolte nella diffusione di maggiore consapevolezza sul mondo degli impollinatori. Il fascino di Radio Api24 ha fatto scattare all'azione una decina di volontari che, con il loro impegno e la loro professionalità, stanno garantendo la creazione di contenuti molto interessanti, sia per gli operatori apistici amatoriali che per il grande pubblico, quasi ignaro delle molte peculiarità del mondo degli impollinatori. Sarà una grande sfida e una grande opportunità per fare sensibilizzazione, diffondere conoscenza, animare curiosità e attivare sempre più persone a difesa degli insetti in pericolo. Apiantide è, fin dalle sue finalità statutarie, un'associazione unica e unico appare il modo che ha scelto di presentarsi al mondo.
Come ultimo dettaglio posso darvi una vera e propria notizia: Radio Api24 pesa sulle finanze di Apiantide per un importo di 0 (ZERO) euro. Il progetto, la struttura tecnicnica e tutta la realizzazione dei contenuti sono supportati esclusivamente dal lavoro volontario di alcuni prodi Cittadini di Apiantide e da volontari "esterni", che forniscono anche gli stessi computer utilizzati per generare il nostro media. Ciò permette alla radio funzionare bene, nonostante il budget zero, e per i piani di "stabilizzazione" del progetto abbiamo solo rimandato al momento (speriamo presto) in cui avremo iscritto nuovi. Siamo determinati aa avere servizi streaming localizzati in Italia e all'uso di hardware di prorietà di Apiantide, al fine di garantire un servizio utile e gratuito per tutti, in piena autonomia.
Non resta che attendere luglio per capire come sarà accolta Radio Api24 e quale sarà il riscontro dell'ascolto verso un media che, gratuitamente, diffonde cultura e conoscenza utili alla salvaguardia degli impollinatori: www.Api24.it
Apiantide adesso
Compleanno di Apiantide, inaugurazione di Radio Api24 e Prima Raccolta Pubblica di Fondi a Varese: queste sono le attività in cui ci stiamo impegnando oggi. Vorremmo fare ancora di più ma siamo comunque vincolati alle possibilità economiche di Apiantide e per questo motivo rimando ancora alla pagina in cui è possibile sostenere la nostra azione: la campagna Cittadini di Apiantide.
Quella del week-end del 3 e 4 luglio è una celebrazione che mi emoziona molto: essere nel cuore di Varese con un nostro stand è la prova che il nostro primo anno di associazionismo ha portato a delle "cose reali". Vedere tutte le piantine di Facelia e di Trifoglio belle pronte, le decine di vasi con l'Evodia, le bughouse, i semi e gli altri regali che distribuiremo in questa occasione mi riempie di gioia e di ricordi. Si, anche se è passato un'anno dalla fondazione, rivedo gli anni prima ancora, in cui Apiantide era una semplice idea.
Il 2021 sarà anche il primo anno in cui affronteremo un utile progetto che coinvolge le scuole nella conoscenza e salvaguardia delle api e degli impollinatori... ma questa è una storia che rimando al prossimo bollettino.
Grazie
Giulio Puccini, Presidente di Apiantide.