Se la prendo dal lato del problema la questione si fa preoccupante: non passa giorno che nella mia email non arrivino notizie sullo stato di pessima salute degli impollinatori e, più in generale, del pianeta. Cerco di non guardarli ma alcuni telegiornali hanno colpito anche me: lo scempio che l’uomo sta compiendo sul clima comincia a fare le prime vittime del nostro genere, mentre dal sud del mondo arrivano notizie sulle centinaia di migliaia (!!!) di specie animali che si stanno estinguendo.
Per non deprimermi devo per forza prenderla dal lato delle soluzioni. Sono fiero di quello che Apiantide, grazie ai suoi soci e donatori, ha fatto in questi primi mesi di vita: stiamo lavorando su un fantastico campo sulle rive del Lago Maggiore mentre il nostro “laboratorio verde” in Angera va verso la piena attività.
Ci stiamo preparando a ospitare le famiglie di api “rudimentali” da far crescere e prosperare nell’ecosistema nel quale abbiamo iniziato la nostra attività: le prealpi varesine. Coordinati dal nostro vicepresidente sono iniziati i lavori per realizzare anche le prime arnie “topbar” che diventeranno la casa delle api di Apiantide e sono completamente ricavate da materiale di riciclo, a conferma che si può "fare" anche senza inquinare ulteriormente producendo materiali ex novo.
Alla fine di settembre partiranno decine di buste dirette verso i nostri associati, contenenti le sementi per iniziare la coltivazione dei pascoli “casalinghi”: grazie a semplici vasi sui balconi o a piccoli spazi nei giardini di chi ci sostiene verranno seminate migliaia di piante di trifoglio, tarassaco e facelia. Anche se questo è il momento in cui le api iniziano il riposo invernale, questa attività è propedeutica al loro risveglio tra qualche mese.
È iniziata anche la serie di incontri pubblici nei quali spieghiamo le ragioni del declino e le molte azione di Apiantide per contrastarlo. Potrà apparire strano ma la maggior parte delle persone non conosce realmente quali siano i motivi che hanno portato la popolazione degli impollinatori sull’orlo della scomparsa: per molti il problema si risolve citando l’inquinamento e l’uso dei pesticidi. Chi conosce Apiantide sa bene che le ragioni sono molto più numerose e la comprensione della situazione reale è il primo passo per agire con delle soluzioni. Informare ed educare rientra tra gli scopi che ci siamo dati: educare nel vero senso della parola, che significa “portare alla luce”. Rendere chiaro e palese tutto il mondo di questi insetti fondamentali è la molla che può far scattare molti di quelli che oggi ci guardano senza fare nulla. Siamo riusciti a interessare anche alcune realtà comunali e presto ci auguriamo di poter fornire anche a loro le idee e i mezzi per agire davvero per la tutela della loro cittadinanza grazie alla protezione delle api.
Agli associati che leggono questo messaggio chiedo di fare tesoro del materiale che riceveranno nelle prossime settimane: oltre ai semi riceverete materiale informativo in più copie che vi chiediamo di diffondere solo con chi pensate abbia la sensibilità che serve per fare davvero qualcosa di utile. Avremmo potuto stampare migliaia di volantini e distribuirli a caso ma sappiamo che questo serve a poco: diamo le giuste informazioni a chi è già disposto all’ascolto e all’azione altrimenti diventano semplici pezzi di carta destinati a finire nei rifiuti. A chi invece ancora non ci sostiene attivamente chiediamo di leggere i tanti consigli che diffondiamo sul nostro sito per salvaguardare gli impollinatori.
Ovvio che associandovi ci date anche la forza per continuare questo lavoro e proseguire a diffondere informazione e cultura sul declino delle api. Se potete vi chiedo quindi di associarvi e diventare cittadini di Apiantide (con tanto di certificato :) oppure donate: anche pochi euro sono per noi importanti. Potete sostenerci anche diffondendo i post delle nostre pagine social o segnalando il nostro sito ai vostri contatti. Un’applicazione come whatsapp è un efficace mezzo di diffusione di massa: magari invece di limitarvi a meme e faccine potete iniziare a farlo funzionare come un sistema utile per difendere il vostro futuro.
Ci conto. Grazie.
Giulio, Presidente di Apiantide.