Le api si difendono anche con l'arte
Tra i più originali progetti che la rete ci ha permesso di scoprire vogliamo raccontarvi quello di Matt Willey: the Good of the Hive
Tra i più originali progetti che la rete ci ha permesso di scoprire vogliamo raccontarvi quello di Matt Willey: the Good of the Hive
Più volte, anche in questo sito, abbiamo detto di essere apicultori e non apicoltori. Abbiamo il culto delle api e non osiamo considerarle dei prodotti. Abbiamo cultura, e stiamo nutrendola ogni giorno, di quello che le api sono e stanno soffrendo in questi anni. Tra le pratiche che più ammiriamo annoveriamo “l’apicoltura eretica”.
Grazie all'ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, esiste un bellissimo "quaderno" dal titolo Il declino delle api e degli impollinatori. Le risposte alle domande più frequenti. Una lettura che qui ad Apiantide abbiamo fatto a occhi sgranati. Materiale che spiega esattamente perchè siamo nati come associazione: imperdibile. Qui ne abbiamo realizzato un estratto che contiene quasi esclusivamente numeri... da pazzi. 45 pagine riassunte in 63 numeri. Un esercizio di stile da ripetere.
Le api, come gli uomini, sono animali altamente sociali. Un alveare è come un grande agglomerato urbano: migliaia di individui lo abitano a stretto contatto gli uni con gli altri. In un alveare, oltre alla regina dedita esclusivamente a deporre le uova, ci sono i fuchi (i maschi) e le operaie: sono tute femmine sterili e tra di loro sorelle. Sono il vero motore dell'alveare e svolgono ogni tipo di mansione, dalla ricerca del cibo alla pulizia della colonia, dalla costruzione dei favi all'allevamento della prole.